SANTUARIO BEATA VERGINE DELLA POSSENTA
Via Ghisiola Meriga, 46040 Ceresara MN

Tel. 0376/87014



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ARTE


La facciata di stile barocco non lascia dubbio sull’epoca settecentesca della costruzione. Tinteggiata nel 1936, fu munita di un affresco centrale – l’Annunciazione del B. Angelico – a tinte piuttosto forti e paesane.




L'interno rivela due sezioni nettamente distinte: una è corrispondente al presbiterio, risalente alla prima metà del XV secolo, con archi ogivali quasi tondi, l'altra alla navata, risalente al XVIII secolo, con arco a botte.



Presbiterio
A pianta quadrata, la volta poggia su forti pilastri aiutata diagonalmente da archi ogivali ricongiunti nel centro dal monogramma gotico di Gesù circondato da una cornice tortile. Le vele e le pareti non risultano affrescate.
Addossato alla parete centrale è l’Altare in cotto sormontato da due gradini e da un’ancona a due lesene con trabeazione e timpano.
Nel centro, in una nicchia a tutto sesto, poggiata su duplice piedistallo, la quattrocentesca statua in terracotta della Vergine. La Madonna sorregge sulle ginocchia il Bimbo che stringe nella sinistra un uccellino. Prima del restauro novecentesco, il manto era dipinto di un blu scuro, la veste di un rosso mattone, i capelli color dell'abito e la veste del manto listata da una duplice linea di porporina.



Navata
L'Oratorio, così come viene descritto nella prima Visita Pastorale, doveva essere costituito da almeno due campate, una delle quali serviva da presbiterio, l'altra da navata per i fedeli.
Demolita questa, perché pericolante o forse perché insufficiente, venne edificata la navata attuale, molto più ampia e innestata sulla struttura preesistente.
La facciata di stile barocco non lascia dubbio sull'epoca settecentesca della costruzione.


Il nuovo altare
Quello vecchio, in gesso e calce, d’architettura rozza, non presentava segno di nobiltà alcuna, sia nelle parti che nell’insieme. Era di quelli che fanno, tutt’ora, indecorosa mostra, in t’alunne delle nostre chiese rurali, oratori e parrocchiali, e che parlano attraverso la vicenda dei tempi più di ristrettezze economiche che di negligenze di spiriti.
Due giovani sacerdoti, il dott. Don Pio Pottenghi, Rettore del Santuario e don Luigi Bosio, Parroco di Ceresara, idearono di innalzarne uno nuovo, in marmo e artistico, confidando nella generosità di queste popolazioni educate alla fede religiosa e devote alla "Vergine Potente"; o "Vergine Possente" e, alla fine, la "Possenta".
Del nuovo altare, si trova la seguente descrizione : "la predella in rosa corallo, i riquadri del paliotto e dei fianchi, sagomati e incassati di verde Foresta, il tabernacolo, le colonne erette sui gradini della Mensa ai lati della nicchia dove riposa la venerata Immagine, i capitelli, l’architrave e il frontone che, in lato, fanno compimento, rappresentano un complesso architettonico di classico aspetto, armonioso nella compostezza delle linee e nell’equilibrio delle masse. I marmi policromi fanno leggiadramente salire le loro note moderate e raccolte sulla pallida e pur calda tinta del botticino pergamenato, che va a costituire la fondamentale struttura di tutte le parti.
Aggiungeremo che gli angioli, dal Venturini stesso scolpiti in bianco statutario, disposti in corona all’arco della nicchia e la porticina del Tabernacolo formano due particolari meritevoli di più diligente attenzione.
La porticina è lavoro dello stesso don Luigi Bosio: egli, con passione e finezza d’arte, è riuscito a raffigurare sulla faccia esterna, in bassissimo rilievo, un Cristo, reggente il calice contro il petto, dal volto e dall’atteggiamento soffusi di alto misticismo.
Ai lati (destro e sinistro) si leggono iscrizioni latine che tradotte dicono: 

- (1) sostieni, fra tanti affanni , i trepidi cuori, dei fratelli, o Madre, frena le folli ire, tutti riconduci alla desiderata pace di Cristo.
- (2) in onore della Vergine Potente Domenico Menna, Vescovo di Mantova, lo consacrò il 24 marzo dell’anno del Signore 1941.

(cfr. “numero unico” opuscolo “La Madonna della Possenta”, marzo del 1941).




Altare in legno intarsiato 



ex voto





PREGHIERA  

O Vergine santa, che l'angelo Gabriele salutò 

"piena di grazia" e "benedetta tra tutte le donne", 

noi adoriamo il mistero ineffabile dell'Incarnazione che Dio ha compiuto in te.

L'amore ineffabile che porti al frutto benedetto 

del tuo seno, 

ci è garanzia dell'affetto che nutri per noi, 

per i quali un giorno

 il Figlio tuo sarà vittima sulla Croce. 

La tua annunciazione è l'aurora della redenzione 

e della salvezza nostra.

Aiutaci ad aprire il cuore al Sole che sorge 

e allora il nostro tramonto terreno 

si muterà in alba immortale. 

Amen.