SANTUARIO BEATA VERGINE DELLA POSSENTA
Via Ghisiola Meriga, 46040 Ceresara MN

Tel. 0376/87014



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FIERA DELLA POSSENTA



Nei pressi del santuario un tempo si svolgeva una sagra nel giorno dell'Annunciazione (25 marzo), ora trasformata, a partire dagli anni cinquanta nella "Fiera della Possenta" - la fiera del paese - che attualmente si svolge nel capoluogo.

In questo giorno “già dal mattino c'è un pellegrinare devoto al santuario. Gente di ogni ceto sociale, tutti col proprio fardello di miserie, tutti a chiedere le grazie più disparate (…). Si succedono nel santuario le divine, solenni officiature. Quindi è la volta di benedire gli indumenti, raccolti in piccoli involti, che indosseranno gli infermi onde godere della materna protezione della Vergine. Nel pomeriggio, fin dalla prime ore, accorrono i bimbi cui attrae un lontano zufolìo, preludio di dolci e di giocattoli, sapore della sagra. Più tardi le donne, e giovani in modo particolare, ed uomini. In passato le ampie aie delle case limtrofe accoglievano le sudate coppie piroettanti al suono della fisarmonica. Gaia fatica interrotta delle merende di varie comitive sparse sui verdi prati e a cui partecipavano anche i non più giovani (…). Col morir del giorno s'intensifica il movimento del ritorno ed è in tutti un senso di riposata letizia quasi ciascuno portasse con sè la poesia di questa festa religiosa ed agreste consacrata dalla tradizione attraverso i secoli”.
(
ADL Da un ospuscolo stampato in prima edizione nel marzo 1941 e ristampato in anastatica nel marzo 2004)









PREGHIERA 

 

Sia benedetto, o Maria, quel saluto celeste, che vi diede nell'annunziarvi l'Angelo di Dio. 

Ave, Maria ...
Sia benedetto, o Maria, quella grazia sublime di cui piena vi predicò l'Angelo di Dio. 

Ave, Maria ...
 Sia benedetto, o Maria, quell'annunzio felice, che dal cielo vi recò l'Angelo di Dio. 

Ave, Maria. ..
Sia benedetta, o Maria, quella profonda umiltà, con cui vi dichiaraste Ancella di Dio. 

Ave, Maria ...
Sia benedetta, o Maria, quella perfetta rassegnazione, con cui v'assoggettaste al volere di Dio. Ave, Maria ... 
Sia benedetta, o Maria, quell'Angelica purità, con cui riceveste nel vostro seno il Verbo di Dio. Ave, Maria ... 

Sia benedetto, o Maria, quel beato momento, in cui della vostra carne vestiste il Figliuolo di Dio. Ave, Maria ... 
Sia benedetto, o Maria, quel fortunato momento in cui diveniste madre del Figliuolo di Dio. 

Ave, Maria ... 
Sia benedetto, o Maria, quel sospirato momento, in cui cominciò l'umana salute con l'Incarnazione del Figliuolo di Dio. 

Ave, Maria ... 



Maria non si ferma ad una prima comprensione superficiale di ciò che avviene nella sua vita, ma sa guardare in profondità, si lascia interpellare dagli eventi, li elabora, li discerne, e acquisita quella comprensione che solo la fede può garantire.
E’ l’umiltà profonda della fede obbediente di Maria, che accoglie in sé anche ciò che non comprende dell’agire di Dio, lasciando che sia Dio ad aprirle la mente e il cuore. «Beata colei che ha creduto nell’adempimento della parola del Signore» (
Lc 1,45), esclama la parente Elisabetta.
E’ proprio per la sua fede che tutte le generazioni la chiameranno beata.

(Papa Benedetto XVI, 19 dicembre 2012)